Arte di luce nelle opere di Paolo Cristiani
by Roberto Armenia
I grandi viaggiatori sono stati Ulisse, Giasone, Marco Polo,
Cristoforo Colombo, Magellano, Vasco De Gama, i fratelli Vivaldi,
Bouganville, o scrittori come Rimbaud, Stendhal, Flaubert, Pascal,
Diderot, Hoffmann, C�line, Goethe, Heine via via fino a Italo Calvino e
Alberto Moravia. Grandi viaggiatori polari sono stati Nansen, Amudsen,
Scott, Peary, Shackelton, via via fino ad Ambrogio Fogar.
Ma grandi
viaggiatori sono stati anche Salgari, Cervantes o De Maistre. Con le
loro opere, attraverso i loro personaggi, hanno viaggiato per il mondo,
senza muoversi dalla loro scrivania. De Maistre, nell'opera Viaggio
intorno alla mia camera, dimostra che viaggiare non � una questione di
chilometri. Il viaggio � fatto prima di tutto in se stessi. � uno spazio
longilineo, dentro il quale, come in una fessura del pianeta, cadono
immagini, profili, parole, suoni, monumenti e fili d'erbe. Si possono
fare diecimila miglia senza per questo avere viaggiato, si pu� fare una
passeggiata e la passeggiata pu� diventare un viaggio. Il mondo del
viaggio e della vacanza � un incantesimo e per riuscire a viverlo fino
in fondo occorre rispettare le regole della sua magia. Quindi la magia,
il desiderio, l'utopia associano l'idea e l'immagine del sogno e della
fata morgana. Viaggiare vuol dire stupirsi, emozionarsi di fronte a
qualche cosa che magari � anche modesto, ma che ha le qualit� di essere
autentico e nuovo, � l'idea che il luogo dove vogliamo viaggiare non
soltanto � diverso dal luogo in cui viviamo di solito, ma presenta degli
aspetti che desidereremmo trovare nel luogo dove di solito viviamo, e
poich� non ci sono, li andiamo a cercare altrove. Il fenomeno della fata
morgana � proprio il pensare e sognare un luogo prima di arrivarci, �
l'idea che ce ne facciamo nella nostra mente, con la nostra sensibilit�.
Viaggiare
� quindi sognare. Vuol dire sostituire un sogno con una cosa precisa e,
al tempo stesso, creare un altro sogno in vista di un'altra cosa
precisa.
Viaggiare � oggi la pi� grande aspirazione per persone di
qualunque sesso, ceto sociale, et�. Il viaggio � la cosa che fa
maggiormente presa sull'immaginario collettivo perch� in esso si
proiettano tutte le aspirazioni che ci trasciniamo dall'infanzia e
trovano appagamento tutte le componenti di esotismo, di avventura,
romanticismo.
Come scrivevano i protagonisti del Grand Tour in Italia
e come sottolineano oggi Umberto Eco e Francesco Alberoni la terra di
vacanza � apparentata con l'utopia. Laggi� la gente ride e si diverte, �
sempre serena, bella e fa l'amore. Nell'immagine che noi ci facciamo
della vacanza c'� l'avventura, la speranza di trovare qualcosa che
abbiamo sempre cercato. Queste ed altre cose, come il contatto con la
natura, visitare e conoscere paesi nuovi, diversi, come il dimenticare
le preoccupazioni, rendono la vacanza un piacevole periodo che ci viene
ricordato come tale. Il mondo della vacanza � un incantesimo e per
riuscire a viverlo fino in fondo occorre rispettare le regole della sua
magia. Nei viaggi studiati ed arricchiti da veri professionisti, tutto �
denso di curiosit�, di interessi, di desideri, di esotismo, di volont�
di piacere, di essere felici, ammirati, amati. In questo spettacolo
della felicit�, tutti sono invitati ad essere attori, protagonisti,
perch� la potenza ipnotica della vacanza cresce quanta pi� gente felice
c'�. Ma il viaggio � anche e soprattutto arricchimento civile,
artistico-culturale. Visitando e conoscendo paesi nuovi, l'uomo incontra
realt� diverse, conosce e assimila tradizioni e usanze nuove. Il
viaggio � anche business, e, in quanto tale, � sempre pi� praticato, in
quanto favorisce incontri tra operatori economici. Anche la politica
nazionale e internazionale richiede continui spostamenti per
incontrarsi, conoscersi, confrontare le idee, per discutere e cercare
gli accordi di collaborazione e di pace.
Il viaggio, sia di piacere,
per vacanza, sia per ragioni professionali, per affari e per incontri di
politica interna e internazionale richiede una serie di elementi base.
Primo fra tutti l'aeroporto. Da questo si originano e si concludono i
viaggi, soprattutto quelli a medio e lungo raggio. L'aeroporto � un
sistema complesso di piste, piazzali di sosta, di edifici, installazioni
e materiali utili per le manovre di partenza o di arrivo, per il
movimento degli aeromobili. L'aeroporto � diventato parte del nostro
quotidiano. Deve essere il pi� possibile funzionale, ma deve anche
rispettare tutte le regole delle grandi opere civili. In quanto nuovo
motore dell'economia, al servizio di miliardi di turisti e viaggiatori
deve rispondere alle esigenze di sicurezza, ma anche a quelle di
estetica. Architetti come Richard Rogers, come Renzo Piano e Antonio
Lamela, che � l'autore-progettista dell'aeroporto del futuro di Madrid,
sono i tecnici e gli artisti insieme che debbono sapere coniugare le
risultanze delle pi� avanzate tecnologie, con la massima sicurezza e le
migliori soluzioni estetiche.
Mentre per anni si sono costruiti
aeroporti megagalattici, concepiti pi� che altro per stupire per le loro
dimensioni (penso all'aeroporto di Riad in Arabia Saudita, a quelli di
Denver, di Dallas, a quello di Renzo Piano a Kansai, in Giappone, su
un'isola artificiale, nell'oasi di Osaka) o per la movimentazione dei
passeggeri (il Chek Lap di Hong Kong, con 85 milioni di passeggeri, il
modernissimo Barajas di Madrid con 70 milioni, ogni anno), tutti
all'insegna del massimo anonimato, tutti uguali, omogeneizzati, oggi si
tende a privilegiare l'estetica unita ai sistemi di massima sicurezza ed
ai migliori, pi� personalizzati servizi per i passeggeri. Cos� gli
edifici sono sempre pi� pensati come opere di architettura e di arte,
che al passeggero offrano la sensazione di grande leggerezza, nonostante
le dimensioni imponenti, ed anche il massimo di luce naturale, di
colori e forme.
Luce d'arte, colore e forme sono la costante dei 40
dipinti creati da Paolo Cristiani per l'edizione 2006 della BIT, che �
la pi� grande ed importante rassegna al mondo dell'offerta turistica
italiana, con le migliori offerte internazionali.
Le 40 opere si
possono suddividere in 4 sezioni: Airport (con 11 dipinti), Transiti
(con 10), Attese (con 10) e Luci d'aeroporto (con 9 opere). Tutte
esercitano un fascino ipnotico, nella perfetta, armoniosa
compenetrazione fra la figura umana e il paesaggio, nella prospettiva di
aria, di luce, di spazio, che si moltiplica e riproduce, grazie alla
luce ed ai colori, ai verdi ed ai blu-celesti soprattutto.
Molti di
questi dipinti, mi riferisco in particolare a quelli dei cicli Attese e
Transiti ricordano il famoso dittico dei duchi di Urbino di Piero della
Francesca, conservato agli Uffizi, dove la linea che si posa sul
paesaggio � poetica protagonista della prima prospettiva aerea nella
storia dell'arte italiana. Ricordano anche le splendide opere del
secondo Futurismo dove artisti come Balla, Depero, Dottori, Fillia e il
modenese Mario Molinari, creano un effetto ottico simile alla
successione di immagini e colori e regalano stati d'animo, sensazioni ed
emozioni.
Con la sua pittura ispirata alla volont� di raccontare il
quotidiano, Paolo Cristiani, dando forma non a quello che si vede ma a
quello che si sente, esprime la grande forza di rappresentare le
emozioni, d� vita e sostanza all'incantesimo che � connaturato con il
sogno, con il viaggio. Ci� che conta � che si percepisca l'emozione, che
ci viene da una pittura che nasce da una forma che magari � la forma
emotiva del profondo, da una pittura che nasce con il movimento della
vita. L'artista vive e l'opera esce da lui: il suo impulso, il suo gesto
� l'opera.
Se � vero come � vero che siamo abituati a percepire la
realt� seguendo determinati modelli, quando vediamo un artista nuovo
come Paolo Cristiani percepiamo che questo artista � tanto pi� grande
quanto pi� riesce a farci percepire la realt�, il quotidiano in modo
diverso: in quella variante, anche se piccola, c'� la sua poetica.
Paolo
Cristiani ha anche la capacit� di datare le sue opere. Mi riferisco in
particolare alle bellissime, suggestive opere dedicate all'omaggio a
Italo Calvino, del 1997, e a questi 40 dipinti dedicati all'Aeroporto.
Questa capacit� � fornita anche dalle sue conoscenze scientifiche e
tecniche (non a caso l'artista � ingegnere) grazie alle quali �
possibile analizzare e comprendere l'opera di Paolo Cristiani, risalire
al periodo dell'esecuzione e capire, come scritto sopra, che oggi
l'artista anzich� avvicinarsi al reale, vuole, sente l'esigenza
artistica ed estetica di allontanarsene, creando tuttavia opere d'arte
che scaturiscono dal reale che egli sente in s�, dentro di s�.
Cos�
che, alla fine, possiamo dire che rappresentare l'emozione in una
condizione assolutamente personale, ipnotica ed emozionale, � lo stile
di Paolo Cristiani. Ma - come sottolinea Vittorio Sgarbi - lo stile �
arte.
Roberto Armenia
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Brano tratto da �Aeroporti� di Paolo Cristiani. Edizione Fiera Milano SpA